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I casi di malasanità sono quelli attinenti ai danni fisici e morali gravi e/o addirittura che causano la morte, per colpa di:

–  Esami diagnostici non disposti e/o sbagliati;

  Errori attribuibili a specifiche responsabilità dei medici;

  Casi di negligenza del personale infermieristico della struttura ospedaliera;

  Errata esecuzione di intervento chirurgico;

  Errata diagnosi;

–  Errata prescrizione terapeutica.

A tale proposito l’APNI mette a disposizione del Professionista Associato, a beneficio e tutela della sua Utenza, previa firma di apposito mandato, professionisti esperti del settore (medici legali), capaci di effettuare attente valutazioni, sia a livello d’indagine preliminare che sulla specificità del caso prospettato, concentrando la propria attività nella ricerca di tutte quelle circostanze che potrebbero avere generato l’errore medico in maniera inconfutabile.

 

Il medico legale provvederà, quindi, all’analisi della documentazione medica (debitamente fornita dall’assistito), al fine di verificare se vi possa essere “responsabilità medica”, quantificandosi, in caso di riscontro positivo, l’entità logica del risarcimento conseguente alla gravità della lesione.

L’esame della pratica, in carico al medico legale è in forma gratuita, tanto nel caso in cui non si evidenziano cause negative, quanto nel caso in cui si ritenga vi siano i presupposti per procedere alla richiesta risarcitoria, con risposta data nel termine di 90 giorni, decorrenti dal giorno in cui viene consegnata la totale documentazione medica.

Ove la responsabilità sia riconducibile a soggetti terzi, il Professionista dell’APNI potrà far assistere il proprio Utente dal legale (debitamente incaricato) collaborante con l’APNI senza, in tale contesto, dovere alcun anticipo di spese; in difetto l’Utente, del professionista associato all’APNI, sarà tenuto al pagamento della prestazione fatta dal medico legale che ha riscontrato la situazione di “malasanità”.